Il nostro problema più difficile e mai risolto è quello di amare. Nei messaggi evangelici Gesù è chiaro nell’insegnarci che, per tradurre in Amore tutto il nostro essere, la chiave è nell’intelligente impegno di amare le cose amare. La panoramica su questo problema sconfina nell’infinito e, per quanto l’intelligenza ed il giudizio si impegnino a rispondere, l’arcobaleno dell’Amore è là, fisso tra Cielo e terra, dopo le bufere e le tempeste. Il fine dell’Amore è la stessa vita. E, se la vita non è Amore, tutto è clandestino, vanificato e smentito. È inutile congetturare sull’Amore, bisogna amare. E solo chi impara ad amare fa di se stesso l’equilibrato uomo dell’Amore. La forza dell’Amore non ha competitori, perché l’Amore mai è vinto e mai è vincitore. La scuola dell’Amore è la vita stessa nel suo Amore. Ogni uomo è un palpito d’Amore creativo di Dio, e l’uomo realizza se stesso in misura del suo amare ed imparare ad amare. Un genio intellettuale chiese al magnifico scienziato Enrico Medi un giudizio sulla persona del Beato Luigi Guanella. E quale sorpresa quando il nobile scienziato gli rispose: “Un uomo che ha saputo fare”. La rivoluzione cristiana operata da Gesù è tutta nel suo Amore. Chi ama vive al di sopra di tutto e di tutti, e la sua pacifica e silenziosa forza rimuove tutti gli ostacoli senza pestare i piedi a nessuno. L’autodifesa di Gesù agonizzante sulla Croce è la suprema sentenza di condanna per tutti coloro che non amano: “Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno”. Credo che non sia facile convincersi che tutta la nostra nobiltà e intelligente coscienza è nel saper compatire, perdonare. È fuori discussione che Dio salva gli uomini perché li ama. Il divino Dante afferma che il Paradiso è… “dove l’Amore è sempre”. L’insigne compositore delle armonie musicali, don Lorenzo Perosi, trova la settima voce per la Santa Messa che proclamerà Don Bosco “Santo” nel fruscio delle acque che scorrono a valle. Alla scuola dell’Amore tutto è sempre novità. L’uomo, in chiave-amore, è un misterioso strumento. Ed i suoi sensi, nell’Amore, sono il perché di tutto il bene che la stessa mente è impari a conoscere. La palestra per eccellenza per noi è l’Amore. Ed aprirsi all’Amore è irradiare virtù, esemplarità, mitezza e umiltà.
Padre Mario Maria Merlin
Pieve di Soligo, 2.4.1990