Raccontare Padre Mario significa raccontare il nostro rapporto con Maria, il nostro vivere quotidiano, le nostre personalità.
Quando eravamo bambine e ascoltavamo la storia della nascita della Congregazione, dell'Oratorio, restavamo sempre affascinate e viaggiavamo molto con la fantasia. Cercavamo di immaginare il più possibile quel momento in cui il Padre Fondatore ispirato dalla Madonna decise di dare avvio alla Congregazione "Opus Mariae Reginae".
Un segnale che oggi più che mai ha significato "coraggio". Oggi la donna raggiunge traguardi importanti: è un capo, è un presidente, è un militare è... una madre!
La donna oggi è riuscita a salire molto in alto nella società. Con sacrificio e determinazione è riuscita a conquistare i suoi sogni, ma nonostante tutto resta ancora un bersaglio.
La donna è troppo spesso vittima della cattiveria umana. Quotidianamente assistiamo ad episodi di violenza contro le donne e la violenza ha tante sfumature. Non è solo quella fìsica, ma ci sono anche i soprusi, il denigrare, lo sminuire, l'umiliare. .. Le donne per realizzare i propri sogni devono lottare alto e cercare di mantenere ben solida la propria integrità e i propri valori.
La femminilità non è uno stereotipo pubblicitario, lo charme, raffinatezza o archetipo della madre di famiglia. La femminilità è qualcosa che va oltre, è uno stile di vita, un modo di pensare, di amare, un particolare sistema di esprimersi. Incontrare il Padre Fondatore ha permesso a noi Oratoriane proprio di conoscere uno dei valori più importanti che compone e determina la femminilità: la modestia.
Questo valore è forse uno dei doni più belli che una persona possa avere. Vivere nella modestia e coltivarla significa emergere insieme agli altri, significa amare e donare.
La donna che acquista questa consapevolezza eleva non solo se stessa, ma anche tutti coloro che le stanno accanto.
Donare, dare, dare la vita sono attitudini tipiche dell'essere donna che Maria per prima ha vissuto. Credo che l'amore di Padre Mario per la Madonna ha avuto proprio questo fine: insegnare come vivere nella modestia per renderci migliori affinché "l'esercito bianco delle Oratoriane", come ci chiamava, sia modello per ogni donna.
"Insignare"in latino vuol dire imprimere, fissare, segnare. Quando si insegna qualcosa a qualcuno, imprimiamo una nuova conoscenza che potrà essere usata o meno nella vita quotidiana.
Eliana Di Cecca
Oratorio Femminile di Formia LT
Ai tempi di oggi riflettere sul ruolo della donna nella società dal punto di vista dei valori e del ruolo nella famiglia è ormai diventato inconsueto. Si parla della parità tra uomo e donna, dei diritti raggiunti nella società nei secoli, ma differenziare l'unicità della donna dal punto di vista di donna, di madre e fonte di purezza, delicatezza, fortezza è quasi scomparso.
Quante volte intorno a noi sentiamo di disagi nelle famiglie, coppie separate, bambini abbandonati, problemi psicologici adolescenziali ecc. E la risposta è: "I tempi sono cambiati". Ma cosa crea il cambiamento? La ricchezza, la tecnologia o la perdita dei valori?
Se ci riflettiamo bene, parte tutto dalla perdita dei valori della famiglia, perché dal nucleo familiare si trasmettono i valori ai figli che a loro volta creano il loro mondo. E non è forse la donna il fulcro della famiglia? Per una predisposizione naturale la donna è la figura maggiormente dedicata all'educazione dei figli. Quindi, se la figura della donna cambia, cambia anche tutta la società.
Questo è ciò che il nostro Padre Fondatore, Padre Mario Maria Merlin, aveva capito sin da giovane, e da qui l'ispirazione dal Signore per creare gli Oratori femminili. Egli ricevette da Dio il compito di diventare "un missionario della purezza" in mezzo ad un mondo dove la purezza stava e sta purtroppo scomparendo.
La donna pura, umile, intrisa di amore e di fede è colei che può essere d'esempio per l'uomo che ha accanto e per i figli che la guardano e ascoltano ogni giorno.
Il Padre non era solo il Fondatore di una Congregazione, ma era un Padre per tutte noi Oratoriane e Sorelle. Con le sue parole, con la sua preghiera, ci trasmetteva protezione e serenità, ci metteva in guardia dai pericoli e dalle cattive strade, così come fa un padre per la sua famiglia. Quando si è bambine è difficile capire cosa è giusto e cosa è sbagliato, e la saggezza del Padre, tramite anche le Sorelle, ci aiutava a costruire passo dopo passo la nostra.
Egli aveva a cuore la vita di tutte noi ma, soprattutto, la nostra anima. Voleva che crescessimo come bambine, ragazze e poi donne, e imparassimo a capire l'importanza della fede cristiana, della figura della donna nella società, ma soprattutto nella famiglia. La Madonna era il suo e il nostro Modello e il Santo Rosario che portava sempre tra le mani era un mezzo per comunicare con Lei e per affidarsi a Lei.
Ci diceva sempre: "Pregate, pregate, piccine! La preghiera ci unisce a Dio, ci purifica l'anima e ci rafforza".
Ci ha riempito ogni anno di tesori di fede e di parole sante. La Fiaccola è stata per lui uno strumento per parlare alle Oratoriane, ma anche alle nostre famiglie e ancora adesso permette di unire tutti gli Oratori e le famiglie delle Oratoriane.
Il nostro Oratorio non è solo un Oratorio per educare le bambine, ma è un luogo dove si cresce insieme e i cui insegnamenti si riflettono anche sulle nostre famiglie, perché la piccola luce dell'Oratoriana si diffonde anche su genitori, fratelli e amici.
Non possiamo far finta di niente quando vediamo nel mondo tante cose che sono sbagliate. Non potremo certo cambiare ciò che succede dall'altro capo del mondo ma, come ci diceva sempre il Padre Fondatore, potremmo iniziare nel nostro piccolo. Con il nostro comportamento e il modo di essere Oratoriana siamo di esempio per chi ci guarda.
È proprio dalla trasmissione di valori veri, dall'aiuto reciproco e non dall'odio o dalla supremazia, infatti, che nasce quella luce (che poi è Dio in mezzo a noi) che ci permette di vivere sereni e ci permette di affidarci gli uni agli altri. Ed essere uniti tutti insieme e con Dio è la forza più grande che possiamo avere.
Padre Mario non ha fondato solo gli Oratori, ma ci ha donato questo "tesoro di valori", perché diventasse il nostro pane quotidiano, e lo custodissimo dentro di noi durante il nostro cammino per donarlo a nostra volta alle persone accanto a noi. Come una grande famiglia!
Dott.ssa Emilia Donnarumma
Oratorio Femminile di Formia LT