Ecco il perché degli Oratori femminili: illuminare, educare, istruire la bambina, perché prenda coscienza di se stessa, apra gli occhi alla sua convivenza sia in famiglia sia nella scuola, sia nella società e sappia difendersi e sottrarsi a tutte le menzogne che vengono sciorinate in ogni ambiente. Purtroppo, è doloroso ma è vero, la donna è sempre stata un oggetto non una persona e, secondo il disegno di Dio, non c’è creatura più nobile, non c’è creatura più da amarsi, non c’è creatura più da ascoltare come la mamma.
Perché solo alla donna è dato questo nome sublime che ci tocca il cuore e ci commuove: “La mia cara mamma!”.
Gli Oratori femminili hanno la missione di formare, di aiutare la donna.
Le Sorelle sono le maestre e l’Oratorio è una scuola dove si gioca, si salta, si fanno delle passeggiate, anche questo perché ci vuole un diversivo, ma soprattutto si impartisce un’educazione, un’istruzione, si forma una coscienza responsabile, per avere una famiglia, una scuola, una società civile e, soprattutto, anche fraterna. Dov’è oggi la fraternità? Dov’è la Carità? Dov’è oggi la stima reciproca? Poveri bambini, povere bambine!
Attraverso i mezzi di comunicazione si sentono tante notizie sconcertanti. Io ho vergogna di richiamarne qualcuna. Quanto ho sofferto, quanto ho combattuto, quanto combatto ancora perché il demonio non vuole che sorgano queste scuole di educazione, di formazione, di istruzione femminile.
Dio nel redimere il povero peccatore ha mandato prima la donna perché è stata la donna che ha peccato e ha rovinato la famiglia e il mondo intero.
Allora ecco Maria, la donna che precede Gesù per la redenzione dell’uomo, per la rivendicazione dei diritti umani, per dare all’uomo ancora la gioia di sentirsi nella sua pienezza di libertà e nella gioia di essere padre, nella gioia di essere il costruttore, e soprattutto per l’edificazione del Regno dei Cieli, di una umanità in cui regnano la Giustizia e la Pace.
Io sono vecchio ormai e godo se i papà, se le mamme si interessano e collaborano con le mie care figliole per rinnovare il mondo attraverso la fanciulla, attraverso la giovane.
Cosa c’è nel mondo? Dov’è questa gioventù femminile? Io dico tante volte confidenzialmente a persone intellettuali, anche a Sacerdoti: fra dieci anni che cosa avremo nel mondo con questa gioventù sbandata, con questa gioventù corrotta, corrottissima, con questi aborti, con questo costume?
E allora ringraziamo Dio che ha voluto, attraverso questo povero Sacerdote, dare una Congregazione, dare delle religiose che in tutto si prodigano perché la donna riabbia il suo volto, la sua stima, la sua civiltà e soprattutto la fiducia di tutti.
Padre Mario Maria Merlin
Formia, 17.9.1995