Anche se una mamma ha tanti figli, tutti sono amati di un amore grande, speciale. Ognuno si sente da lei amato in modo “preferenziale”. Se questo avviene per una mamma terrena, quanto più deve essere per la nostra Mamma celeste che ci ama così, di un amore di predilezione, non perché siamo buoni ma perché siamo suoi figli. Per Maria ogni figlio è il prediletto: quello malato a cui dedicare tante cure premurose, perché possa migliorare e guarire. Il figlio più disagiato perché possa trovare serenità e fiducia. Quello che ha fame o sete ed è nel bisogno perché possa incontrare qualcuno che lo soccorra nelle necessità primarie della vita. Maria non abbandona nessun figlio. Per Lei è prediletto quel figlio che sta studiando perché possa riuscire ad imparare e quello che non lavora perché possa trovare un impiego dignitoso. Una mamma come Maria ha molto a cuore il figlio più giovane perché possa crescere bene, educato e allo stesso modo predilige il figlio che soffre, che piange perché possa trovare consolazione e non facile disperazione. Per Maria è prediletto il figlio che è lontano da casa perché ritorni, il figlio che si è smarrito perché ritrovi luce, amore e, soprattutto, un fine per cui lottare e vivere. Maria ci ama così: con un cuore grande, traboccante, tenero e compassionevole. Lei ci guarda con occhi di predilezione e ci segue senza stancarsi, ci sollecita senza opprimerci, ci solleva senza costringerci. Ognuno di noi si sente “preferito”, perché il suo amore materno tanto puro abolisce le distanze e permette ai cuori di compenetrarsi. Lei ci ama così: gratuitamente! Ed è bello sapere che siamo amati e non giudicati, coccolati ma non viziati, aiutati a crescere. In una parola siamo trasfigurati dal suo Amore. Non è sentimentalismo ma realtà, sicurezza e non fantasia. Una Mamma come Lei ci ama senza condizioni e senza limiti di tempo. La faremo ancora attendere invano oppure non le diremo per tutto questo: “Grazie, Mamma!”?
La Redazione
Tratto da “La Fiaccola” n. 2-2020