Gesù con San Giuseppe e la Vergine Immacolata non forma una famiglia che Dio ha costituito tra gli uomini come tipo ed esemplare per la rinascita della famiglia umana, sorgente di vita e scuola di amore fraterno? Non c’è cieco come colui che non vuol vedere, e sordo come colui che non vuol sentire. La verità c’è per tutti, accessibile a tutti, alla portata di tutti. È scomoda la verità per chi cerca se stesso ed il suo tornaconto! Volersi buoni e porsi al servizio degli altri è Amore, è Carità, è vivere il Vangelo, è fare della famiglia la vera ed autentica piccola Chiesa. Vedere nella donna non l’oggetto dei propri comodi, ma la mamma, la nobilissima creatura dell’amore, del sacrificio, del sono di sé, specie oggi, è dare alla famiglia il suo volto, la sua dignità, il suo focolare ardente di gioia, di serenità e di vita. Urge aprire gli occhi ed infine vedere ogni cosa nella sua realtà e fondamentale attività! Nella creazione, come dice la Genesi, Dio ha fatto bene ogni cosa e, quando guardò tutto il creato, non solo se ne compiacque, ma tutto benedisse perché tutto era bello, buono e conforme alla sua Volontà. E l’uomo, che il diretto collaboratore di Dio, giudicando il proprio operato, può dire che ogni sua opera è buona, valida e, compiacendosene, goderne e benedirne il Signore? Il bene e il male scaturiscono dalla famiglia. Se si vuole rifare un mondo migliore, urge che la famiglia rientri nel suo ruolo di diretta collaboratrice di Dio per la vita. La famiglia, nel disegno di Dio è per la vita, solo per la vita. Collaborare con Dio è edificare, è rendere sempre più bella la creazione, il giardino in cui l’uomo con Dio vive, con Dio ama, con Dio è comunione di bontà con i fratelli, con i quali cammina verso la beata eternità nella reciproca carità. La carità e l’amore scaturiscono dal Vangelo e dai Comandamenti di Dio. Nella luce del Vangelo e dei Comandamenti di Dio la famiglia cristiana è la condizione assoluta per rifare del mondo la famiglia di Dio.
Padre Mario Maria Merlin